Il Casale Fonte Pergolla ha una storia lunga che aspetta solo di essere raccontata.
Il Casale è stato costruito come dimora contadina agli inizi del XIX secolo.
Poi ha ospitato, fino al suo abbandono avvenuto negli anni ’50, una piccola comunità rurale montana.
Ancora oggi nella struttura del Casale è visibile il soffitto in travi di legno originale del 1800.

Un’attenta opera di consolidamento lo ha riportato alla sua antica bellezza.
Un tempo gli ambienti che ospitano le Suites del piano terra erano le antiche stalle.
Anche il fienile era molto grande, per consentire di far fronte ai lunghi inverni Umbri e corrisponde a quello che oggi è l’ampia cucina del piano terra, incluso il salone e lo studio.
Ma l’incredibile storia del Casale Fonte Pergolla non è finita.
Infatti i racconti degli abitanti più anziani del luogo hanno rivelato come, tra gli anni 1968 e 1979, vi si sia insediata una piccola Comunità di giovani hippie.
La comunità (o Comune) è cresciuta col tempo, tra nuovi arrivati e qualche nascita inattesa, e pare che in alcuni periodi vi siano stati anche una trentina di abitanti.
E’ stato lo spirito di connessione con la Madre Terra ad attrarre questi ragazzi.
La grande carica spirituale del luogo così come l’isolamento del Casale erano le caratteristiche perfette.
Probabilmente ad attirarli era anche l’intensa e frizzante vita artistica dell’Umbria negli anni 70, che allora come oggi si riempie di Jazz durante il Festival Musicale Umbria Jazz o di musica alternativa durante il Waofestival.
Finita l’esperienza della Comune, il Casale ha vissuto un trentennio di abbandono, durante il quale la natura si è ripresa i suoi spazi.
Da luogo di aggregazione di ragazzi e ragazze della controcultura, oggi le sue stanze hanno ripreso a vivere, dopo un attento, capillare, meticoloso restauro iniziato nel 2020.
Il Casale Fonte Pergolla ha ora ripreso a pulsare. Restando fedele alla sua storia, sempre lontano dai rumori e vicino ai suoni della natura.